Bacche di Schisandra: alla scoperta delle proprietà e dei benefici
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Le bacche vegetali presenti in natura vantano molto spesso notevole proprietà benefiche, in grado di apportare nell’organismo umano una serie di vantaggi non indifferenti. Un esempio è dato dalle celebri bacche di goji, note per essere il frutto del Lycium barbarum (un arbusto originario dell’Asia) e per vantare nella loro composizione chimica vitamine, fibre, ferro, calcio e via dicendo. Del tutto simili alle bacche di goji, specie per via della colorazione rossastra, anche le Bacche di Schisandra sono note per le loro eccezionali proprietà nutrizionali. Andiamo alla scoperta delle bacche e della loro origine, facendo luce sulle proprietà, i benefici e le controindicazioni che la loro assunzione può comportare.
Origine e sapore delle bacche di Schisandra
Partiamo proprio dall’origine delle bacche. Le bacche di Schisandra, consistenti in nient’altro che piccoli frutti essiccati (proprio come le bacche di goji, seppur di forma differente), sono i frutti prodotti dalla Schisandra chinensis, un pianta presente sia in Russia (in particolare nell’area orientale del territorio) che nella Cina del nord. La Schisandra è un arbusto utilizzato anche come pianta ornamentale, purché possa essere coltivata all’interno di giardini di medie dimensioni. È in grado di prosperare con grande semplicità su qualsiasi tipologia di terreno, dando alla luce i caratteristici frutti rossi utilizzabili anche all’interno del proprio regime alimentare. Le bacche in questione si contraddistinguono da quelle di goji per il sapore: se le bacche di goji si presentano sostanzialmente dolci, in grado di lasciare in bocca un leggero retrogusto amarognolo, le bacche di Schisandra vantano un sapore misto e assai più caratteristico. Assaporandole, infatti, si potrà percepire un gusto dolce e al contempo salato, amaro e pungente, con un retrogusto sostanzialmente acidulo, un mix di sapori che, di fatto, le rende particolarmente adatte per una vasta gamma di preparazioni culinarie.
Composizione chimica delle bacche di Schisandra
Dal punto di vista della composizione chimica, le bacche di Schisandra vantano un olio essenziale dotato di diverse componenti attive: innanzitutto, l’olio in questione si presenta particolarmente ricco dal punto di vista vitaminico per via della presenza della vitamina A, E e C. Oltre a tutto ciò, l’olio vanta una ricchezza non indifferente di acidi (acido citrico, acido malico, acido tartarico) e di monosaccaridi, oltre che di peptina, steroli e tannini. Una composizione chimica ricca e varia, dunque, che porta con sé una serie di proprietà e benefici da non sottovalutare per il benessere dell’organismo.
Proprietà e benefici delle bacche di Schisandra
Dopo aver delineato alcuni dei principi chimici presenti all’interno delle bacche di Schisandra, vediamo quali sono le proprietà e i benefici che le bacche stesse sono in grado di garantire. L’effetto benefico più noto è senza dubbio quello antiossidante, che consente di migliorare notevolmente l’energia muscolare e della mente. Grazie a una simile proprietà, le bacche sono perfette per migliorare anche i riflessi visivi, oltre che aumentare la concentrazione e, di conseguenza, tutte quelle attività che richiedono una particolare attenzione durante il loro svolgimento. In linea generale, poi, le bacche di Schisandra sono perfette per la loro capacità di aumentare la resistenza allo stress, oltre che per stimolare il cuore, il sistema nervoso centrale e per migliorare la qualità delle difese immunitarie del corpo. Particolarmente utile è anche la capacità delle bacche di portare la pressione a un livello normale. Infine, da sottolineare come la presenza della vitamina A e della vitamina E contribuiscano a rendere la pelle del corpo umano più morbida ed elastica.
Bacche di Schisandra: alcune controindicazioni
Come qualsiasi altro alimento, anche le bacche di Schisandra presentano una serie di controindicazioni da non sottovalutare prima di procedere con l’assunzione dell’alimento in questione. In primo luogo, una controindicazione riguarda le donne gravide: in caso di gravidanza, infatti, è preferibile evitare di assumere le bacche. E lo stesso vale per le donne che allattano o per chi soffre di malattie epatiche, le quali, per via dell’importanza del ruolo del fegato, vanno rigorosamente tenute sotto controllo nel corso della vita. Inoltre, bisogna evidenziare come l’assunzione eccessiva di bacche di Schisandra possa provocare bruciori di stomaco di intensità varia (a seconda della quantità di bacche ingerite) e acidità di tipo gastrico, quest’ultima derivante dalla già citata presenza di numerosi acidi all’interno della composizione chimica delle bacche.